I primi dati, anzi le prime stime, non lasciano spazi a dubbi: quest’anno la stagione turistica in Sicilia è andata molto bene. Almeno secondo l’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo: «Secondo l’Osservatorio turistico nei primi sei mesi del 2017 si registrano 2,2 milioni di arrivi, con un +19% rispetto allo scorso anno, e quasi 6,6 milioni di presenze, ovvero un +14,6% sullo stesso periodo dell’anno scorso». Dato destinato a migliorare considerando che a luglio e agosto l’incremento, secondo l’assessore, è stato almeno del 20 per cento.

La provincia di Messina batte le altre province  con una presenza turistica del 23,8% in prevalenza straniera, con Palermo che si distacca di poco dalle cifre raggiunte dalla provincia dello Stretto. Il trapanese si fa strada nella classifica, superando perfino la provincia di Catania.

Secondo Confartigianato Sicilia sono soprattutto i B&B dell’isola ad aver visto un aumento; i turisti sono sempre più interessati a questo tipo di strutture, con il 5,5% che li preferisce alle strutture alberghiere (che comunque continuano a rimanere la meta preferita dell’80,1% dei turisti). Si nota come, di anno in anno, aumenta il numero di pernottamenti in agriturismi, B&B e campeggi.

Questi dati rappresentano una speranza per la nostra regione, soprattutto da un punto di vista dello sviluppo economico